Siete appassionati di birre artigianali? Immagino che il vostro sogno – come il mio – sia quello di poter degustare quante più birre possibile, di diversi birrifici, nell’arco di un weekend. E nello scorso weekend ci sono riuscito (quasi).
Si è appena conclusa a Roma la prima edizione di Eurhop, festival delle birre artigianali nato dalla collaborazione diLorenzo Dabove, Emanuele Colonna e Publigiovane. Quaranta birrifici, con una nutrita schiera di birrifici esteri, con più di duecento birre a disposizione per gli assaggi. La location, il Salone delle Fontane, è di quelle importanti, nata per celebrare, assieme al quartiere EUR, la grandezza del ventennio che fu, trasformata nel più grande pub d’Italia – almeno per il weekend.
Dicevamo dei birrifici: presenze italiane oramai consolidate, come Extraomnes, Birra del Borgo, il Birrificio Lambrate. Altri birrifici che stanno venendo fuori con ottimi prodotti, come Foglie d’Erba o il Birrificio Pontino, tutti con una novità da presentare agli appassionati.
Il plus di questo nuovo, ulteriore beer festival – l’ultimo nato tra i tanti, negli ultimi tre anni – sta nella presenza degli stranieri: alcuni “mitici” birrifici, come i belgi Cantillon – con le birre a fermentazione spontanea – e Struise, che sfoggia una Pannepot riserva davvero ottima. Ma anche americani – Crooked stave e Prierie – con alcune interessanti maturazioni in botte – e birrifici inglesi – The Kernel e Siren – o come i danesi di Beer Here, con unaRye Ale con segale davvero ruffiana. L’occasione per assaggiare qualcosa di poco comune in Italia.
Forse il festival col più alto numero di presenze brassicole; Lorenzo Kuaska Dabove sul palco, ad introdurre al grande pubblico i volti di alcuni produttori presenti. E soprattutto a fare da cicerone e guidare le degustazioni “live”, proiettate sui maxischermi. Perché – anche per l’appassionato – diventa un vero dilemma scegliere quali assaggiare e allora ben venga qualche suggerimento, anche se gridato dall’altoparlante.
