In occasione del 31° Merano WineFestival, la cantina St. Micheal-Eppan di Appiano sulla Strada del Vino (BZ) ha presentato APPIUS 2018, la nona edizione della cuvée di vini bianchi creata personalmente dal Kellermeister Hans Terzer, con selezioni che rappresentano al meglio l’annata. Quest’ultima è stata caratterizzata da un clima favorevole con un ciclo vegetativo leggermente anticipato che ha contribuito all’eccellente risultato finale: un vino elegante ed equilibrato, dritto e preciso che si distingue per la sua straordinaria longevità. Un vino che promette tanto anche per il prossimo anniversario!
Nella composizione del vino da sogno di Hans prevale come di consueto lo chardonnay (52%) a cui si aggiungono il pinot grigio (20%), il pinot bianco (15%) ed il sauvignon blanc (13%). Le parcelle da cui provengono le uve utilizzate si trovano tutte nei dintorni di Appiano, tra 500 e 700 metri di altitudine su terreni calcareo-ghiaiosi e morenici, allevati a guyot con un’età variabile dai 25 ai 40 anni.
La fermentazione alcolica, quella malolattica (ad esclusione del Sauvignon) e l’affinamento avvengono in barrique o tonneaux, con un terzo di legno nuovo utilizzato. Dopo un anno, l’assemblaggio finale in acciaio, dove APPIUS vi rimane sui lieviti per circa tre anni.
Alla vista si presenta vestito di un luminoso paglierino intenso attraversato da brillanti screziature verde malva, che si sposa perfettamente con l’olfazione ampia, energica e molto precisa che regala maturi sentori di frutti esotici insieme a note di mela e pera. A seguire nuance di agrumi e uva spina ed un leggero boisé su un finale di erbe aromatiche, salvia e rosmarino. Al palato l’acidità considerevole conferisce freschezza al sorso assieme ad un ottimo equilibrio tra sapida e sostenuta alcolicità.
Un cammino di nove anni che si muove verso una verticalità più pronunciata, un’intensità acida e una lunghezza superiori, un’accurata eleganza. Il passaggio in legno, ora integrato e non più invasivo, contribuisce a ritrovare quell’armonia che merita, donando all’APPIUS un tocco di complessità in più. Il talento della longevità per un SuperSüdtiroler con la potenza di Meursault, l’eleganza, grazia e finezza di Puligny-Montrachet e la persistenza di Chassagne-Montrachet.
Nato nove anni fa con il millesimo 2010, APPIUS (radice storica e romana del nome di Appiano) è la cuvée bianca sognata oltre 30 anni fa da Terzer e diventata in pochissimo tempo uno dei capolavori della cantina leader in Alto Adige. Un progetto enoico che si impone di realizzare anno per anno una rappresentazione fedele dell’annata in corso e di esprimere la creatività e tutta la sensibilità del suo autore, che ritroviamo anche attraverso il design della bottiglia con le etichette sempre rinnovate in base al millesimo.
L’etichetta di quest’annata, sempre realizzata da Life Circus di Bolzano in una sorta di vera e propria wine collection, a rappresentare un’armonica danza senza tempo tra i quattro preziosi vitigni a bacca bianca della cantina cooperativa altoatesina, che, unendosi nel calice, diventano oro da assaporare.
Come da tradizione l’abbinamento gastronomico è stato curato e preparato da Herbert Hintner, dal 1996 ininterrottamente insignito della stella Michelin con il suo ristorante Zur Rose di San Michele Appiano, e dal figlio Daniel che da qualche tempo è il suo Sous-chef: Lucioperca, pesto al cavolo verde, perle di patate e salsa alle spezie.
Anche questa edizione di APPIUS è a tiratura limitata.