Merano WineFestival 2023, un viaggio tra eccellenze, sostenibilità, nuove visioni del vino. Le nostre scelte

Il Merano WineFestival 2023, giunto alla sua 32ª edizione, ha confermato ancora una volta la sua reputazione come una delle manifestazioni enogastronomiche più prestigiose d’Italia.

Svoltosi dal 3 al 7 novembre, ha visto la partecipazione di 6.500 visitatori, un numero volutamente contenuto per favorire l’esperienza di fruizione e interazione tra pubblico, produttori e operatori del settore, e la presenza di 120 buyer esteri testimonia la crescente rilevanza del festival a livello globale.

Il tema di quest’anno, “Back to the roots”, ha sottolineato un ritorno alle radici della terra e al rispetto dell’ambiente, concetti centrali nell’approccio visionario di Helmuth Köcher, fondatore e anima dell’evento.

SOSTENIBILITÀ E “SOSTECONOMICITÀ”

Uno degli elementi centrali della 32ª edizione è stato il lancio del concetto di “Sosteconomicità”, un neologismo creato dallo stesso Köcher. Con questo termine si vuole descrivere un nuovo approccio alla sostenibilità, intesa non solo come rispetto per la terra, ma anche come un modello economico che permetta alle imprese agricole e vitivinicole di prosperare senza sacrificare l’integrità dell’ambiente. La manifestazione ha dato ampio spazio a riflessioni e dibattiti su come la filiera enogastronomica possa evolversi verso una maggiore tracciabilità e responsabilità ambientale.

EVENTI, PREMI E CELEBRAZIONI

Uno dei momenti più significativi è stato il summit “Respiro e Grido della Terra”, in cui esperti del settore vitivinicolo e agro-scientifico hanno discusso il futuro dell’agricoltura sostenibile, moderati da Andrea Radic.

Il festival ha ospitato numerose masterclass, che hanno dato l’opportunità ai partecipanti di approfondire la conoscenza dei territori e delle tecniche di produzione più innovative. Particolarmente apprezzata è stata la masterclass di Luca D’Attoma sulla territorialità, che ha esplorato il legame tra vino e luogo d’origine, all’interno della rassegna bio&dynamica.

Durante la manifestazione sono stati assegnati diversi riconoscimenti di prestigio, come The WineHunter Award Platinum, destinati ai prodotti con punteggi superiori a 95/100, i Next Platinum alle promesse del futuro già insignite del The WineHunter Award Gold, a cui si sono aggiunte le nuovi menzioni Iconic e Unique, che celebrano i vini di lunga tradizione e quelli che si distinguono per le loro peculiarità uniche (per tipologia di vinificazione e/o affinamento, per vitigno, oppure per condizioni pedo-climatiche estreme se non eroiche).

BIO&DYNAMICA: IL CUORE VERDE DEL FESTIVAL

La rassegna bio&dynamica, da sempre uno dei momenti più attesi del Merano WineFestival, ha messo in luce oltre 300 etichette di vini biologici, biodinamici, naturali e prodotti con tecniche di agricoltura integrata. Köcher, pioniere nella promozione di questi vini, ha sottolineato l’importanza di valorizzare i prodotti che riescono a rappresentare in modo genuino il territorio d’origine. Inoltre, il Mercato della Terra, organizzato da Slow Food Alto Adige, è stato dedicato alla memoria di Agitu Ideo Gudeta, la pastora etiope trentina d’adozione divenuta simbolo di integrazione e rispetto per la terra, uccisa da un suo collaboratore.

VERTICALI E VINI LEGGENDARI

Alcuni dei momenti clou del festival sono stati gli eventi organizzati presso il Castello Principesco, come la verticale del celebre Masseto nelle annate 2006, 2016 e 2019, e il non meno iconico incontro sulle “Vite parallele del Tignanello e del Sassicaia”, con la degustazione delle annate 1990, 2008 e 2018, presenti Albiera Antinori e Priscilla Incisa della Rocchetta.

GLI ASSAGGI PREFERITI DI GASTRONOMIA MEDITERRANEA

Ed ecco una selezione di 20 etichette che abbiamo preferito durante la nostra permanenza al Merano WineFestival in ordine sparso.

ARUNDA – Perpetuum S.A. Alto Adige-Südtirol Metodo Classico Extra Brut DOC: fresco, elegante, complesso.

CESARINI SFORZA – Aquila Reale Trento Riserva Brut DOC 2013: TrentoDoc di grande eleganza, caratterizzato da bollicine finissime e un bouquet complesso di agrumi canditi, crosta di pane e frutta secca tostata.

MOSNEL – Franciacorta Brut Nature DOCG 2007 Riedizione 2023: fine, elegante, minerale, dalla lunga persistenza aromatica.

MASO MARTIS –Madame Martis Limited Edition Trento Riserva Brut DOC 2010: una riserva di grande prestigio, che colpisce per la profondità, struttura, avvolgenza ed armonia.

SORELLE BRONCA –Rive Particella 181 Conegliano Valdobbiadene Prosecco Rive Di Rua Superiore Brut DOCG 2022: un prosecco che stupisce per finezza e freschezza, ed una mineralità che allunga il sorso in maniera sorprendente.

LUNAE BOSONI –Cavagino Colli Di Luni Classico DOC 2022: vermentino dalle note di agrumi, erbe aromatiche e una sapidità marina che lo rende fresco e complesso.

FONZONE – Oikos Greco Di Tufo Riserva DOCG 2021: colpisce per ricchezza e profondità. Note di agrumi maturi, mandorla e una spiccata mineralità, tipica del terroir irpino.

LIESELEHOF WEINGUT – Vino Del Passo Vigneti Delle Dolomiti IGT 2021: vino affascinante che riflette la straordinaria biodiversità dei vigneti altoatesini. Prodotto con varietà resistenti PIWI, si distingue per i suoi profumi intensi di fiori bianchi, frutta matura e note erbacee. Al palato è vivace, fresco e minerale, con un’elegante persistenza che richiama le peculiarità del territorio montano.

ANTONELLA CORDA – Ziru Isola Dei Nuraghi IGT 2021: un vermentino in anfora che preserva la purezza del frutto e esalta freschezza, eleganza e persistenza.

MONTEVERRO – Monteverro Toscana Chardonnay IGT 2020: combina potenza e struttura con la freschezza mediterranea. Sentori di frutta tropicale, burro e un tocco di vaniglia.

CANTINA GIRLAN – Trattmann Alto Adige-Südtirol Pinot Noir Riserva DOC 2020: intensi profumi di frutti di bosco distingue per la sua eleganza e struttura, con tannini vellutati e una piacevole freschezza finale.

TENUTA J. HOFSTÄTTER Barthenau Vigna S. Urbano Alto Adige-Südtirol Pinot Nero DOC 2019: Pinot Nero di classe internazionale, capace di esprimere la raffinatezza tipica del vitigno e la complessità del terroir. Texture molto vellutata.

CANTINA KURTATSCH – Tres Alto Adige-Südtirol Riserva DOC 2015: blend di Merlot e Cabernet concentrato, fruttato e speziato, che esprime potenza e finezza.

ALOIS LAGEDER – Cor Römigberg Vigneti Delle Dolomiti Cabernet Sauvignon IGT 2019: perfetta integrazione tra potenza e freschezza. Sentori di frutta matura, spezie e una marcata mineralità dolomitica.

FONTODI – Flaccianello Della Pieve Colli Della Toscana Centrale IGT 2020: un Supertuscan profondo e concentrato. Frutti di bosco, spezie dolci e un’elegante nota balsamica caratterizzano questo Sangiovese in purezza.

TENUTE SILVIO NARDI –Vigneto Poggio Doria Brunello Di Montalcino Riserva DOCG 2012: un Brunello di grande eleganza e potenza. Aromi di ciliegia matura, tabacco e spezie dolci, con tannini setosi e una lunga persistenza.

TENUTA MONTETI – Caburnio Toscana IGT 2019: blend di Cabernet Sauvignon, Merlot e Alicante Bouschet che affascina per il suo equilibrio tra frutto, spezie e tannini vellutati. Un rosso di grande armonia e persistenza.

PALTRINIERI – Leclisse Lambrusco Di Sorbara DOC 2022: Lambrusco di eccezionale finezza, con note di fragoline di bosco, violetta e una vibrante acidità. Perfetto esempio della versatilità del Sorbara.

GALARDI – Terra Di Lavoro Campania IGP 2020: iconico, potente e strutturato, con intense note di frutti neri, grafite e pepe nero. Un’espressione magistrale del blend di Aglianico e Piedirosso.

MACULAN –Torcolato Breganze Torcolato DOC 2021: incanta con la sua dolcezza bilanciata da una fresca acidità. Sentori di miele, albicocca secca e mandorla lo rendono un perfetto vino da meditazione.

 

[Photo Credit: Ufficio Stampa MWF; Antonio Cimmino]

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Antonio Cimmino