Antwerpse handjes – Manine di Anversa

Sulla piazza centrale della città di Anversa si affacciano i palazzi delle confederazioni che hanno reso ricca e potente questa città tra il XIV e il XVI secolo e davanti al palazzo comunale si trova la statua di Brabo, eroe della città. Narra la leggenda che il gigante Druoon Antigoon imponesse un dazio su tutto il traffico che attraversava la città navigando sulla Schelda. In caso di rifiuto, il gigante tagliava la mano al capitano e la buttava nel fiume. Il centurione romano Silvius Brabo uccise il gigante, gli riservò lo stesso trattamento dando così il nome alla città, da “hand” (mano)-“werpen” (gettare). Nel 1934, su iniziativa del mastro panettiere Jos Hakker, l’Associazione Reale dei Panettieri indisse un concorso per offrire alla città una specialità culinaria. Dei 43 partecipanti, 6 proposero dei biscottini a forma di mano, ma furono proprio le “Antwerpse Handjes” di Jos Hakker a vincere – le mie fonti dicono “grazie ad un giudizio indipendente” e io riporto testualmente, tacitando il mio cinismo…

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Fu nel 1956, dopo anni di Guerra poco propizi ai biscottini, che questa specialità fu rivalutata. L’Unione Sindacale dei Mastri Panettieri, Pasticceri, Cioccolatai e Gelatai, per mantenere il controllo sulla qualità del prodotto e assicurare il rispetto della ricetta originaria, ha brevettato forma, composizione e imballaggio dei biscotti e solo i membri possono produrre le manine di Anversa.

Al pagamento della quota associativa annuale di € 240,00, si riceve la ricetta e un adesivo che vale come autorizzazione alla produzione. Se ci si accontenta di essere rivenditori, la quota è di soli € 30,00 e si riceve comunque l’adesivo.

Gli stampi sono in vendita esclusivamente presso il Sindacato e persino l’imballaggio è definito per regolamento, o scatole in metallo o sacchettini trasparenti. Ogni confezione contiene un fogliettino che racconta i dettagli della leggenda.

Ho cercato in ogni modo di estorcere la ricetta alla gentilissima Lynda del Sindacato che ha risposto alle mie domande, ovviamente senza successo. Senza poi dovermi uccidere, ha potuto dirmi che gli ingredienti sono burro, uova, farina e mandorle. Cottura tra 8 e 10 minuti a 180°.

Nel 1982 il mastro cioccolataio René Goossens inventò la versione di cioccolato: il guscio a forma di manina è riempito di pasta di mandorle profumata con l’elisir d’Anversa, liquore a base di 32 piante su cui al mio palato prevale l’anice, che confesso di aver assaggiato durante la stesura dell’articolo e solo per dovere d’inchiesta, ça va sans dire.

A detta di Lynda, il più grande produttore dei cioccolatini è Andes Chocolatier, a Puurs, appena fuori Anversa. In città, la Chocolaterie Burie talvolta concede di visitare il laboratorio dove produce le praline. Oud Huis Dalemans a Hoboken e Philip’s Biscuits (2 negozi ad Anversa) sono i più grandi produttori di biscottini, per la propria vendita al dettaglio e per le rivendite.

Ringrazio Adrian, collega inglese che abita ad Anversa, per avermi regalato Antwerpse Handjes ed Elixir d’Anvers per Natale e aver stuzzicato la mia curiosità, oltre che le mie papille.

Tot ziens!

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Claudia Mondino

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