Calabria, partiamo dall’antipasto

Da che cosa si parte quando si sceglie una destinazione turistica? Dal desiderio di mare o montagna, di arte e natura, o di specialità gastronomiche? Io vi consiglio di partire dall’antipasto.
Per la precisione dall’antipasto silano. Un piatto che si ripete, mai uguale, a ogni pasto, pranzo o cena.
Sedete a tavola e verrete sommersi da piatti dai grandi contenuti gastronomici: salumi, formaggi, miele, composte, verdure, sottoli, patate, peperoncini, funghi, patate, caciocavallo, ricotta. E non è che l’inizio.

L’antipasto calabrese è bandiera della tavola di Calabria, cambia da zona a zona nei dettagli di quello che la terra produce e regala.
Nell’antipasto silano, che ho avuto modo di assaggiare ripetutamente, prevalgono patate, fritte, ripiene, arrosto; porcini impanati e fritti e crudi in insalata; bruschette con capocollo silano e caciocavallo alla piastra; zucchine e melanzane sott’olio. Sorpresa assoluta, le bucce di patata fritte e cosparse di miele. Un alternarsi di assaggi caldi e freddi che si susseguono fino a quando credi di essere arrivata al dessert, ma no, sei solo alla fine dell’antipasto e arriva il primo piatto.

Antipasto silano1

Come una madre, la Calabria ti mette a tavola e ti esorta a mangiare.
Dai, mangialo senza pane, mangialo senza fretta, assaggia questo pezzetto di storia, di terra, di bosco, di lavoro, di me stessa che ti sto nutrendo.
E non puoi fermarti ai maccheroni al ferretto al sugo di pomodoro, devi arrivare al maialino nero, tipico del territorio, e a un nuovo contorno, patate e verdure, che ti par di ricominciare.
Segnatevi i “devo assaggiarlo prima di scegliere una meta all’estero”: caciocavallo alla piastra, bucce di patate fritte con miele, insalata cruda di porcini, bruschetta al peperoncino.

E se mi darete ascolto prenoterete nelle fattorie silane che si aprono ai turisti e dormirete in cima, a Camigliatello, così potrete assaggiare la Calabria partendo dall’antipasto e avrete la montagna a un’ora sola dal mare.
Cosa trovate intorno? Ecco le mete imperdibili:

➞ parco Nazionale della Sila, decima Riserva della Biosfera italiana nella Rete Mondiale dei siti di eccellenza dell’Unesco; e i Giganti di Fallistro;
➞ la Nave della Sila (uomini e migrazioni, la storia dei popoli che hanno preso barche per lasciare la propria terra. Un pugno nello stomaco ben assestato;
➞ il parco Old Calabria;
➞ Il castello Aragonese a le Castella (noto per essere location del film “L’armata Brancaleone”);
➞ l’abbazia florense di San Giovanni in Fiore;
➞ le terme Luigiane e quelle di Spezzano;
➞ il mare. Anche appena scesi dall’aereo, a Crotone. È il paradiso;
➞ a circa 70 km dalla Sila il Santuario di San Francesco da Paola;
➞ a un centinaio di km circa dalla Sila, il parco Nazionale del Pollino e il suo ponte del diavolo.

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Silvia Lanconelli

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