La Vastedda della Valle del Belìce: per conoscerla bisogna innanzitutto imparare a chiamarla come si deve. Fate battere la lingua sul palato mentre pronunciate le D e ponete l’accento sulla I quando nominate il Belìce, l’accento sulla prima E è un errore ereditato da un qualche...
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Dolcezze da predicatori e da re: le sucre d’orge
Chiunque abbia superato da qualche annetto l’età dello sviluppo certamente ricorda le caramelle d’orzo: quadrate, lucide, di un bel colore ambrato, venivano considerate un toccasana per gola infiammata e tosse quando le farmacie non offrivano centinaia di alternative meno rudimentali e più efficaci.
Il casizolu del Montiferru
Può capitare anche ad un formaggio di rompere gli schemi ed andare contro ogni più scontata ovvietà. Accade che in una terra proverbialmente famosa per le sue pecore nasca un formaggio di vacca e accade che questo formaggio non sia tradizionalmente fatto dai pastori per cui questa terra è tanto...
Andar per capperi a Pantelleria
Uno sperone di roccia lavica che spunta dal Mediterraneo più blu, a metà strada tra la Sicilia e la Tunisia; una pietra nera, arida, ostica, dove è quasi impossibile approdare. Pantelleria, bellezza “difficile” perennemente al vento, è terra di capperi… e che capperi !!!!
viaggio nel gorgonzola
Il dizionario Treccani parla chiaro: gorgonżòla s. m. [dal nome della cittadina di Gorgonzola in prov. di Milano, dove è stato originariamente prodotto], invar. – Formaggio da tavola, a pasta molle, cruda et cetera, et cetera.
Avgotaraho: un assaggio di Grecia
Missolungi. Un nome che evoca ricordi scolastici di moti indipendentistici, della società segreta Eteria, di un generoso poeta morto: George Byron, ucciso dalla febbre, probabilmente malarica, mentre partecipava alla lotta dei Greci per la liberazione dall’occupazione ottomana.
Le albicocche del Vesuvio: il mito che non c’è
Non mi meraviglierei se un racconto mitologico narrasse di un dio minore, Vesuvio, che innamoratosi di una ninfa di nome Crisommola (o Crisomele) la rapì portandola nel suo regno bollente e fumoso. Probabilmente un mito siffatto si concluderebbe con lo sventurato tentativo di fuga della ninfa che...
Tra pascoli e fondachi: il canestrato e altro
Se è vero che la tradizione della lavorazione del latte risale, nell’area di Moliterno, in Basilicata, all’epoca precristiana, non c’è da stupirsi che da quella zona provenga uno dei migliori formaggi d’Italia: il Canestrato di Moliterno, molto imitato e fortunatamente tutelato da un...
Una notte con il pane di Matera
Ci sono luoghi in cui il pane, principe degli alimenti e ricco di connotati simbolici, intreccia la propria storia con quella del territorio al punto da diventare emblema della cultura materiale di una comunità e parte integrante della sua identità. E’ il caso del Pane di Matera.
Povero, sano, buono e azzurro
Si avvicina la bella stagione e con essa aumenta la voglia di sabbia, vento, mare. E di mangiar pesce. Il Mediterraneo è un vero e proprio scrigno per pesci considerati “poco pregiati”, ma non per questo poveri, almeno dal punto di vista alimentare.
Couscous island, il miglio che sa di mare
Presentato alla Berlinale, nella sezione Culinary Cinema, il 12 febbraio scorso, “Couscous island” è un documentario che racconta la produzione del couscous salato di miglio, Presidio Slow Food, e la vita della comunità che intorno ad esso aspira a costruire il proprio futuro.