Una delle cose che preferisco della bella stagione è mangiare all’aperto: penso immediatamente a terrazze panoramiche, magari con vista mare, o a ombreggiati giardini. In realtà negli ultimi anni la tendenza è quella di cenare nelle piazze, sotto le viti, tra i filari e sull’erba. A voi la scelta!
Dal 2012 riscuote sempre più successo la Cena in Bianco®, che ha visto la sua prima edizione a Torino e che dagli anni seguenti si organizza in tutta Italia.
L’idea nacque nel 1988 al parigino François Pasquier che decise di invitare i vecchi amici per un picnic al Bois de Boulogne, chiedendo a tutti di vestirsi di bianco per essere riconoscibili nella vastità del parco: da lì Diner en Blanc.
La Cena in Bianco, voluta e promossa da Antonella Bentivoglio d’Afflitto, fondatrice e direttore creativo dell’agenzia di comunicazione The Kitchen of Fashion, è una cena urbana che attraverso il colore bianco, il più neutro e il più fotografico dei colori, veste parchi e piazze, trasformando un pezzo di città in un salotto sotto le stelle. Questa “cena non convezionale” è replicabile da chiunque voglia organizzare l’iniziativa per la propria città, condividendone i valori e le modalità.
Ognuno, vestito di bianco, porta da casa tutto l’occorrente, il tavolo e le sedie, tovaglia, piatti e bicchieri (assolutamente non di plastica), posate e vivande, borsa-frigo e cestini, avvisa e coinvolge parenti e amici, apparecchia e siede a una grande tavola fatta di tavole vicine e in fila (rigorosamente quadrate o rettangolari) in luoghi meravigliosi del nostro bel paese, svelati all’ultimo minuto, per celebrare la tradizione culinaria italiana e il piacere di stare insieme. E alla fine della serata ognugno sparecchia e raccoglie i rifiuti. Un evento (gratuito a cui è necessario iscriversi) all’insegna della condivisione e della convialità dal grande effetto scenografico.
Dai toni più vivaci la cena all’aperto che si tiene a Sassuolo (MO), nel cuore del distretto delle ceramiche e dei colorifici: A Cena col Colore è un convivio urbano che, alla sua seconda edizione, è anche una competizione per valorizzare l’importanza del colore attraverso le sue più svariate espressioni. Previa iscrizione gratuita, a ogni tavolata (da 6-8 persone) viene assegnato un colore (bianco, blu, giallo, rosso, verde e rosa) e ai partecipanti viene chiesto di portare da casa tutto il necessario per una cena en plein air e di vestirsi in tinta per aggiudicarsi il premio per il miglior allestimento, il miglior abbigliamento e il miglior piatto.
Dipinta prima dal tramonto e poi dal chiarore delle fiaccole è la romantica Festa del Nodo d’Amore: da oltre vent’anni il terzo martedì di giugno sul Ponte Visconteo di Valeggio sul Mincio (VR), uno dei borghi più belli d’Italia, viene imbandita una tavola lunga più di un km. Qui vengono serviti oltre dieci quintali di tortellini fatti rigorosamente a mano, detti appunto nodi amorosi perché ispirati al drappo di seta giallo annodato a simboleggiare, secondo leggenda, la storia dell’amore contrastato tra la ninfa Silvia e il capitano Malco sulle sponde del fiume Mincio. La cena, organizzata dall’associazione dei ristoratori locali, è a pagamento e su prenotazione: nonostante la lunghezza del tavolo, i posti si esauriscono velocemente!
Le Cene in Vigna sono un altro esempio di social eating estivo ben riuscito: calpestando la terra e accarezzando le viti si entra in contatto con la natura e si gode dei ritmi lenti e silenziosi della campagna. Non manca però il piacere della compagnia e della condivisione della tavola anche con perfetti sconosciuti che, dopo qualche bicchiere di vino, potrebbero diventare ottimi amici! Preceduto dalla visita al vigneto e alla cantina, questo evento è diventato appuntamento fisso di tenute sparse in Italia sopratutto in Piemonte, Toscana e Marche. Oltre all’abbinamento tra cibo e vino e al menù a base di prodotti locali spesso la serata prevede anche l’accompagnamento della musica dal vivo. In Emilia Romagna il tour organizer Unconventional Italy propone ogni anno, oltre alla cena nella terra del Lambrusco modenese e sui Colli Bolognesi vocati al Pignoletto, la Cena tra i ciliegi: le piante di ciliegio cariche di frutti maturi fanno da cornice a una tavola di piatti che vedono protagonista la ciliegia di Vignola e offrono agli ospiti refrigerio dalla calura cittadina e ristoro dal frenetico tran tran quotidiano.
Tra le viti anche il Pic nic al tramonto, una scampagnata con prodotti a km 0 con spettacolo naturale incluso: le stelle cadenti in una notte di mezza estate.
Tra gli ulivi si tiene invece Scamporella, il pic nic sulle colline cesenate che coniuga semplicità, gusto e atmosfera: ingredienti della serata, che viene replicata per tutta l’estate, sono uno scenario rurale suggestivo, un cestino pieno di sapori autentici e tradizionali e la proverbiale accoglienza romagnola. Se a questo menù si aggiungono chef e graticola si ottiene Sgardella: il barbecue dà ancora più colore (e calore!) a una piacevole serata estiva.
Anche i ristoranti aprono i loro dehors – è il caso di Le déjeuner sur l’herbe per godere all’aperto della cucina stellata del ristorante San Domenico di Imola – o si trasferiscono outdoors, come il ristorante Sud per una Scampagnata by night dove “tu scampagni e noi cuciniamo per te” sull’erba de Il Giardino dell’Orco sul lago D’Averno di Pozzuoli.
Quella che può sembrare una semplice cena all’aperto, in realtà si rivela un’esperienza che coinvolge tutti i sensi: il profumo della terra, dei fiori, dei frutti e dell’erba si uniscono ai colori e al fascino del paesaggio, i suoni naturali fanno da sottofondo alla degusazione di vini e sapori locali, in un’atmosfera rilassata e conviviale.
Per ulteriori informazioni:
www.cenainbiancounconventionaldinner.it
www.thesignofcolor.com
www.ristorantivaleggio.it/
www.fienilefluo.it
www.itexists.it/
www.scamporella.it
www.sandomenico.it/
www.sudristorante.it
Foto d'apertura: Paolo Faretra