Lo chef insignito di tre stelle Michelin se ne sta là nell’empireo, distante e inavvicinabile tra i suoi piatti irrealizzabili dai comuni mortali. O no? Magari, talvolta, lo chef, perfino se è tra i più famosi nel mondo e se il suo ristorante è spesso il “best” dei 50 best, scende tra noi e ci insegna a cucinare.
Nel suo libro “En cuisine aver Joan Roca” – per il momento disponibile in francese, in spagnolo (“Cocina con Joan Roca”) o in catalano (“Cuina amb Joan Roca”) – il grande chef di El Celler de Can Roca fa questo ed altro. Lungi dal raccontare di arie, fumi, spume, entra nelle case con grazia per rivolgersi a chi ama mettere in tavola ogni giorno piatti non banali ma fattibili, e spiega al cuoco e alla cuoca di casa cosa bisogna assolutamente avere in dispensa, come scegliere i prodotti, come preservare le qualità degli alimenti e rispettare norme igieniche elementari, quali attrezzi utilizzare e, infine, come mettere a frutto tutte queste nozioni (magari, per gli appassionati, anche scontate) per realizzare ricette accattivanti che sconfiggano la noia a tavola.
Certo, il rispetto della stagionalità può sembrarvi un’ovvietà, ma forse non avete guardato con attenzione il carrello del vostro vicino in coda alla cassa del supermercato. E comunque può darsi che non sappiate come sfilettare il pesce o non siate consapevoli delle caratteristiche dei vari metodi di cottura e di quanto possano incidere sulla conservazione delle proprietà nutritive dei cibi. Non sapete, forse, come non lo sapevo io, che aggiungere dell’alga kombu all’acqua di cottura dei legumi è utile a far “rilassare” la loro fibra e a renderli più digeribili, o magari non avete mai pensato a salare gli alimenti da cuocere utilizzando l’immersione in una salamoia, come Roca assicura che si usa fare in molte cucine professionali, per ottenere una salatura uniforme e conservarli più sugosi se sottoposti a lunghe cotture.
Dai diversi metodi di taglio per verdure o carni alle tecniche per aromatizzare o marinare, dalle infusioni alle preparazioni fermentate, dalle tecniche di cottura di base come la bollitura a quelle più moderne, come il sottovuoto, dalla frittura al confit, nel volume di Joan Roca troverete una piccola enciclopedia a cui ricorrere per cercare risposta ai dubbi più comuni o a quelli più insoliti, e per affinare le vostre capacità in cucina senza dover necessariamente trasformarvi in chef-superman.
Purché, però, siate disposti a far ordine nel vostro caos, se siete sottomessi al suo dominio in cucina, come me, e a rispettare la regola numero uno, che è anche la numero due e la tre: organizzazione, organizzazione, organizzazione. Organizzazione degli utensili, della dispensa (ahi!), della spesa, del menu settimanale, degli ingredienti prima della preparazione di un piatto. Organizzazione. È tutto là.
E poi consapevolezza: delle caratteristiche degli alimenti, per trattarli con il massimo rispetto e fruire dei benefici che garantiscono, e della loro qualità. Perché prima di affrontare i fornelli con la toque sulla testa o anche con un semplice grembiulone antipatacche, è indispensabile affrontare i banchi del mercato (preferibilmente) o quelli del supermercato, sapendo cosa cercare e come deve essere. E dopo, solo dopo, ci si potrà divertire con brioche a vapore con maionese agli champignon, insalata di verdure alla vinaigrette di pesche, melanzane al formaggio di capra, salmone all’emulsione di agrumi o flan al frutto della passione.
Perché lo chef insegna a tutti noi, ma allievi negligenti, che brandiscono crostacei dal sentore di ammoniaca, salse pronte, carni coriacee o formaggi di polistirolo, non ne gradisce. E non posso dargli torto.
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Peccato che sia in francese, lingua che non conosco. Provo a cercarlo in inglese.
Ti faccio tanti auguri di Buon Anno!!!
ps. la kombu nei legumi la metto da almeno 25 anni!!!! (ho seguito una alimentazione strettamente macrobiotica per un anno intero!)
Tanti auguri anche a te, Irene!