Levanto non è solo la porta di accesso alle Cinque Terre. È una cittadina in cui si vive bene e a passo lento (è il caso di dirlo, visti gli 80 chilometri di sentieri che da qui si dipartono), ricca di prodotti enogastronomici e con un piatto che ha persino un marchio depositato: i gattafin.
In Liguria essere vegetariani non è mai un problema: verdure racchiuse da sfoglie, torte di riso, erbe che diventano salse – la varietà di piatti a base di vegetali è tale da rendere felice qualunque erbivoro. La sottoscritta, in gita tardo-primaverile, ha scoperto i gattafin, ravioli ripieni di bietoline o erbette selvatiche con formaggio e uova, fritti e serviti solitamente come antipasto.
L’origine di nome e piatto è controversa, ma quella più cara ai levantesi è legata alla località “La Gatta”, lungo la costa a sud di Levanto e prima di Punta Mesco, luogo in cui fino agli anni trenta era attiva una cava di arenaria che ha fornito pietre soprattutto per lastricare il centro di Genova.
La cava era piuttosto distante dal paese, gli operai impiegavano più di un’ora a piedi. Nella buona stagione magari si riusciva ad andare in barca, ma in inverno il tratto si doveva percorrere a piedi. Sulla via del ritorno magari si rimediava legna per il fuoco, pigne, erbette selvatiche.
Le mogli degli operai preparavano una sfoglia che farcivano con le erbette e che friggevano tagliata a grossi quadri: ecco i gattafin, le finezze della Gatta.
Le finezze della Gatta sono molto buone, la sfoglia è leggerissima e il ripieno molto equilibrato. Ricette se ne trovano molte e molte sono simili. Condivido qui quella di Aaron passami l’aglio, che ringrazio per avermi prestato anche le immagini!
Gattafin
Tritare il cipollotto ed appassirlo in poco olio, unire le erbette, insaporire per qualche minuto e poi lasciare intiepidire.
dimmi: quanto, quanto sono buoni?
Davvero molto buoni. E poi, come sempre, bastava pensarci!
e invece non li fa nessuno…. NESSUNO
Cari ricordi di infanzia… ottimi. In piazza a Levanto c’era la Festa dei Gattafin in Agosto se non mi sbaglio, con un enorme padella
A Punta Mesco,tanti anni fa ,un signore che viveva in una casa rurale,ti preparava per poche lire ,montagne di gattafin ottimi.
Non era un ristorante,era casa sua.Dopo le escursioni ,fermarsi da lui era un rituale :gattafin e vino bianco.
Buoni!!!!