L’Ipomea batatas, pianta erbacea della famiglia delle Convolvulaceae, è nota a noi profani come patata americana o patata dolce. Se ne consuma la radice tuberiforme, dolce e ricca di amido. La varietà più interessante dal punto di vista nutrizionale è quella a polpa arancione, morbida e contenente un buon livello di beta-carotene.
Gli amidi la avvicinano alla patata normale, ma le parentele non vanno oltre: la cugina americana è estremamente più ricca e complessa dal punto di vista nutritivo. Da cruda è ricca di carboidrati complessi, fibre, vitamina B, manganese e potassio. Cotta, rappresenta un’ottima fonte di vitamina C (una porzione di 100g ne contiene il 24% della quantità giornaliera raccomandata) e di vitamina A (100g ne contengono più della dose giornaliera raccomandata) – importantissima per contrastare i radicali liberi ed il conseguente invecchiamento della pelle. Da noi è consumata poco, un alimento esotico più che un cibo comune. Un peccato, visto che le patate dolci dell’Agro Leccese e quelle venete di Anguillara , Stroppare e Zero Branco sono persino inserite nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali della Gazzetta Ufficiale!
Nonostante si sia adattata ai climi nostrani, la patata dolce ha origini americane: Centro e Sud America, per la precisione e cresce bene in climi caldi e umidi. Gli americani ne vanno pazzi e la consumano in ogni stagione, bollita, al forno, saltata, candita ed è un piatto irrinunciabile per il Giorno del Ringraziamento. Per parte mia, e grazie a Daniela Cicioni, l’ho assaggiata anche cruda – la “pasta” di un raviolo meraviglioso.
Ma come si usano le patate dolci? Semplice, si possono sostituire in tutte le ricette che richiedono patate normali, aggiungendo valore nutrizionale, colore e un po’ di divertimento. Trovandole, conviene far scorta di patate dolci: si mantengono benissimo anche diversi mesi in luogo fresco e buio. Dopo averla accuratamente lavata si può consumare la buccia in tutta tranquillità.
Volete provare le patate dolci in un modo per noi inconsueto? Fateci le caramelle:
1/2 tazza di patate dolci, cotte e schiacciate
1 cucchiaino di estratto naturale di vaniglia
zucchero a velo q.b.
Mescolare gli ingredienti in una ciotola fino a che non saranno perfettamente amalgamati e abbastanza compatti da permettere di formare delle palline. Passare nello zucchero a velo e nel burro di arachidi (se piace). Refrigerare bene prima di servire.
Per caramelle un pochino più impegnative ma con un sapore più complesso, vi rimando alla ricetta di Real Healthy, dove le spezie aggiungono pepe ad un impasto abbastanza neutro.