Da secoli la via della pasta parte da Gragnano; l’alimento nazionale vi fa la storia fin dal’5-‘600, grazie a un torrente che azionava i mulini, al sole e al “marino”, il vento che lassù, alle spalle della costiera sorrentina e a poco più di un centinaio di metri sul livello del mare, arrivava fresco ad aiutare l’essiccazione.
Oggi i mulini sono stati riconquistati dalla vegetazione, nella bellissima valle verde che li accolse e che da loro prese il nome; la tecnologia ha esautorato il vento e il sole e forse il romanticismo è un poco scemato, ma la pasta di qualità ha ancora casa a Gragnano e ne parte per destinazioni sparse in tutto il globo.
Piccole aziende dalla produzione numericamente modesta ma che coltivano la migliore tradizione pastaia devono confrontarsi con un mercato in cui i giganti dell’industria alimentare hanno facilmente la meglio; e se, in parte, l’evoluzione del gusto e l’accrescersi della consapevolezza creano un ambiente favorevole alla promozione e alla diffusione dei prodotti di qualità, è anche vero che trovar posto nel mercato globale richiede impegno crescente e investimenti che spesso i produttori artigianali non sono in grado di sostenere.
Con un occhio alle nuove sfide e un altro alla valorizzazione di una storia antica, cinque pastifici gragnanesi hanno deciso di far rete, mettendo in comune competenze e idee e dando vita a una linea alla quale ciascuno contribuisce con i suoi migliori formati: è nato così il marchio “La selezione”, che vede la partecipazione di Gentile, Faella, Gerardo Di Nola, Carmiano e il Vecchio Pastaio.
Ne La Selezione sono presenti, al momento, dieci formati tra i più richiesti dal mercato – e qualche classico forse meno richiesto ma imprescindibile, come le candele.
All’ombra del nuovo marchio, le singole identità non vengono cancellate, ma ci si propone di dar loro forza, visibilità, maggiore capacità di penetrazione, unendo talenti in un progetto comune che può solo giovare al prodotto, alla sua diffusione, alla sua comunicazione; un po’ come è accaduto per “Gli unici”, la rete di aziende produttrici di eccellenze gastronomiche che vede riuniti Ursini, Pasta Mancini, Il Borgo del Balsamico, il Biscottificio Mattei, Savini tartufi, La Nicchia di Pantelleria e la Via del Tè.
Con la differenza non irrilevante che alla Selezione contribuiscono aziende in teoria concorrenti, che producono la medesima – straordinaria – cosa: fa piacere vedere, per una volta, la capacità di perseguire un obiettivo comune prevalere sulla volontà di sopraffarsi a vicenda, a vantaggio di tutti ed anche della promozione della qualità.
E giacché la pasta la mangiamo tutti (alcuni – io, per esempio – tutti i giorni), potremmo accogliere La Selezione come un invito a mangiarne di migliore, tra una disfida e l’altra riguardo a pancetta/guanciale, aglio/cipolla, burro/olio nella tale o talaltra ricetta.
Sempre di tradizione e di gusto si tratta, no?