Da sabato 5 a lunedì 7 maggio 2018 tornano le Giornate Altoatesine del Pinot Nero, l’unica manifestazione in Italia totalmente dedicata al principe di tutti i vitigni, che si svolgeranno a Egna e Montagna, in provincia di Bolzano. Un’edizione speciale per festeggiare un anniversario importante, il ventennale delle giornate.
Tutto ebbe inizio nel maggio del 1999 quando alcuni vignaioli, 25 in tutto, in collaborazione con i due piccoli comuni, organizzarono un evento per offrire ad appassionati e curiosi del Pinot Nero una manifestazione senza precedenti in Italia e allo stesso tempo accendere i riflettori sul Pinot Nero altoatesino, in particolar modo su quello coltivato sulle colline di Egna (Altopiano di Mazzon) e di Montagna, dove questo vitigno ha trovato le condizioni ideali per esprimersi al meglio.
Quest’incontro fu anche l’occasione per un confronto schietto e sincero tra i vignaioli italiani e fornì a tutti i produttori che iniziarono a partecipare numerosi, la cartina tornasole del livello qualitativo del loro Pinot rispetto a quello dei colleghi, spronandoli a migliorarsi anno dopo anno. Nasce così nel 2001 il Concorso Nazionale del Pinot Nero, giunto oggi alla XVIIª edizione, che ogni anno premia il miglior Pinot Nero prodotto in Italia tra quelli partecipanti alle giornate altoatesine.
Il 12 e 13 aprile si è svolta la degustazione ufficiale, rigorosamente alla cieca, degli 83 Pinot Nero, millesimo 2015, in gara. La giuria, composta da 40 degustatori (enologi, sommelier, giornalisti ed esperti di settore) era suddivisa in 20 commissioni. Il metodo di degustazione è stato sviluppato appositamente dal Centro Sperimentale Laimburg, che con il responsabile dalla sezione enologia, Ulrich Pedri, coordina il concorso. Ad ogni coppia di giurati il compito di valutare 50 vini (in flight da 5). Le valutazioni sono poi state elaborate da un software ad hoc e i vini con un punteggio superiore agli 80/100 (25 quest’anno) sono passati all’assaggio conclusivo per stabilirne il vincitore. A ciascuna commissione è assegnata una sequenza per evitare influenze reciproche.
Al fine di verificare l’attendibilità dei giudizi, le commissioni vengono sottoposte ad una verifica delle loro capacità di distinguere vini diversi e di riprodurre i loro risultati. Quindi, alcuni vini (distribuiti casualmente tra gli altri campioni) sono presentati più volte ai giurati.
Ad oggi l’unico giudizio possibile può essere solo quello sulla qualità dell’annata 2015, visto che la classifica finale verrà svelata solo il 27 aprile nel corso della cerimonia ufficiale di apertura.
Nel complesso è stata un’annata positiva, il livello medio dei campioni presenti era buono, ma forse c’era un po’ troppo divario tra chi eccelleva e chi no. I migliori ovviamente hanno interpretato egregiamente sia la vendemmia sia la tipicità del vitigno, con un risultato, soprattutto nella seconda giornata, che ha regalato belle soddisfazione ai giurati con vini eleganti, fini, mediamente dotati di una buona freschezza e struttura, con finale sapido che allungava la persistenza e ne rendeva piacevole la beva.
Peter Dipoli, noto vignaiolo ed esperto di vini, fra i fondatori delle Giornate e attuale vicepresidente, ha commentato così il traguardo raggiunto: “Dopo vent’anni possiamo a ragione dire che è stata una buona idea! Siamo orgogliosi di essere riusciti a mantenere in vita questo manifestazione, e non è sempre stato facile: è un momento di approfondimento su un vitigno difficile e capriccioso eppure molto amato, e che non smette di sorprendere. Aggiungo che lo abbiamo fatto impegnandoci costantemente nel fornire spunti interessanti a tecnici e amanti del Pinot nero, e a garantire l’indipendenza e correttezza di giudizio con commissioni di assaggio che vengono integrate/aggiornate annualmente, e con un metodo di valutazione che si è evoluto negli anni per garantire questi principii. E su questo punto sono doverosi i ringraziamenti all’Istituto Laimburg per la collaborazione e l’attento lavoro condotto fin dal 2001”.
Mentre Ines Giovanett, produttrice di Pinot nero e giovanissima presidente del Comitato (come tutta l’organizzazione) ha ribadito: “Quest’anno più che mai la manifestazione sarà una vera festa del Pinot nero! Stiamo facendo del nostro meglio per offrire appuntamenti interessanti e degustazioni uniche a tutti gli appassionati che verranno a trovarci, molti dei quali sappiamo essere dei fedelissimi che ogni anno ci raggiungono da varie zone d’Italia e d’Europa, perché condividono con noi l’amore per il Pinot nero”.
Si può solo essere d’accordo con lei visto che il comitato organizzatore ha ideato un programma speciale che partirà sabato 5 maggio con “Best of Domaine Des Lambrays”, un’emozionante verticale del Grand Cru Clos des Lambrays, uno dei Cru più celebri della Côte-de-Nuits.
La domenica si terrà la degustazione “Top of Pinot Nero”, con i dieci produttori che hanno ottenuto i migliori risultati durante le edizioni del concorso nazionale (2001 – 2018). Questa graduatoria complessiva costituirà la base per l’assegnazione del riconoscimento ai top 3, che verrà consegnato nel corso della cerimonia di apertura.
Inoltre, verrà assegnato il premio del pubblico al Pinot Nero italiano che riceverà il maggior numero di preferenze da parte dei visitatori dei banchi d’assaggio, nelle giornate di domenica e lunedì dalle ore 13 alle 21. Oltre un centinaio saranno i Pinot neri 2015, con una ventina provenienti da Europa, America (Oregon, California, Cile e Argentina) e resto del mondo (Nuova Zelanda, Australia e Sud Africa).
Quando: sabato 5, domenica 6 e lunedì 7 maggio 2018
Dove: banchi d’assaggio – sala culturale “Haus Unterland” – Largo Ballhaus 2, 39044 Egna (BZ)
Altri appuntamenti: sala culturale “J. Fischer” – via S.Bartolomeo 15, 39040 Montagna (BZ)
Orario banchi d’assaggio: domenica 6 e lunedì 7 maggio 2018, dalle ore 13 alle 21
Ingresso giornaliero banchi d’assaggio: € 25,00.
Per ulteriori informazioni e prenotazioni per tutti gli appuntamenti: www.giornatepinotnero.it
[Photo Credit: Comitato Organizzatore; Antonio Cimmino]
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