Quella di Laure Sophie, che nel suo laboratorio romano prepara artigianalmente centinaia di macarons ogni settimana, è una storia singolare, che mi fa piacere raccontare per un paio di ragioni.
La prima è che lei è riuscita a trasformare la sua passione in un’attività imprenditoriale vera, per quanto familiare: di quelle dove devi dividerti in quattro e forse anche in otto, lavorare più di dodici ore al giorno, essere ubiqua se hai dei figli, occuparti di tutto, dall’acquisto delle materie prime al rapporto con i clienti.
La seconda è che Laure Sophie, di nazionalità belga, non nasce pasticcera, ma è una biologa, e credo che questo strano percorso che l’ha portata prima in Italia per amore, e poi a diventare una richiestissima fornitrice di macarons a Roma e oltre, sia interessante da raccontare.
Arrivata in Italia 7 anni fa, con la laurea in tasca e 2 lingue padroneggiate (alle quali si sarebbe poi aggiunto l’italiano), la biologa avrebbe voluto fare. Invece ha dovuto cominciare a fare i conti con uno stato di standby, dal momento che – come sappiamo – nel nostro Paese già in periodi non sospetti, ante crisi, non c’era tutto questo pullulare di offerte di lavoro: nacque così il suo blog di cucina, Croissants et Parmesan – nel quale riusciva a riversare passione e tempo libero.
Il volo pindarico dal food blog alla fornitura di macarons per Dior o per l’ambasciatore francese ce lo spiega lei, rispondendo a qualche domanda, in un’intervista infilata tra l’attività del laboratorio e quella non-stop di mamma di due bimbi.
Raccontaci in due parole com’è cominciata la tua avventura nel mondo dei macarons.
Mentre scrivevo sul primo blog, Croissant&Parmesan, ho cominciato ad appassionarmi ai macarons, e ad affinare la tecnica. Così nell’aprile 2011 ho provato ad aprire il blog macarons.it, per vedere come andava, e dopo qualche mese hanno cominciato a contattarmi delle società di catering per fare degli ordini. E da lì non mi sono più fermata, insieme a mio marito ho creato una società, e soprattutto sono passata dalla cucina di casa ad un vero laboratorio.
Quanto è stato difficile, burocraticamente parlando, quest’ultimo passaggio?
A dire il vero si è occupato di tutto mio marito! Il fatto che lui sia italiano ha reso le cose più semplici, per me sarebbe stato molto difficile.
Tuo marito, appunto: parlaci di questa sinergia familiare.
Adriano si occupa della gestione del sito, delle consegne e del marketing… e io mi concentro sulla preparazione dei macarons, che prende molto tempo.
Come scegli gli ingredienti per i tuoi macarons?
Cerco solo ingredienti di ottima qualità, possibilmente italiani. In particolare dalla Sicilia arrivano tante cose buone, come i pistacchi di Bronte, le mandorle d’Avola o di Noto, e sempre dalla Sicilia arrivano dei manghi buonissimi. Il cioccolato è solo Valrhona, non uso alcun aroma, tranne che per il macaron alla violetta (nulla a che vedere con Violetta l’idolo delle pre-teenager, n.d.r.), che sarebbe molto difficile ottenere direttamente dal fiore.
Inoltre utilizzo esclusivamente frutta di stagione, tranne in rari casi, come quando mi fu chiesto di preparare in inverno dei macarons alla fragola, con la foglia d’oro. Come dire di no a Christian Dior?
Christian Dior, bene, ci hai impressionato. Continua pure.
Ho preparato i macarons per il matrimonio della principessa Ruspoli, per i festeggiamenti del 14 luglio degli ultimi due anni all’Ambasciata di Francia, per Bulgari, ad esempio. Ah, e una piramide di macarons per la principessa Ranja di Giordania.
Come sono i tuoi ritmi di produzione?
Nella normale routine i ritmi della settimana sono scanditi: dal lunedì in cui preparo le ganache, fino alle fasi di spedizione e consegna. Ma a volte un’ordinazione urgente può far aumentate le 10-12 ore lavorative giornaliere fino a 18. Ho una brava collaboratrice, Giada Brannetti, che mi aiuta nella produzione.
Parliamo di concorrenti, perché anche a Roma è arrivata da qualche anno Ladurée, storica e arcinota pasticceria parigina.
E’ curioso, ma stranamente la presenza di Ladurée non mi fa ombra, anzi, direi che mi favorisce; in fondo ha contribuito a diffondere il macaron nel mondo, e anche qui a Roma.
Sei mai stanca di vedere macarons, ganache, coques?
Qualche volta sì, soprattutto quando capitano degli ordini molto grandi, come capitò appunto con Bulgari, un ordine enorme: in quei casi si lavora incessantemente, arrivando a far notte, e anche mattina.
Il tuo macaron preferito?
Dipende all’umore ma, se devo scegliere, quello al cioccolato fondente con il cuore di scorze d’arancia candita, fatta anch’essa al laboratorio (of course! n.d.r.).
Macaron.it di Schiettecatte Laure Sophie s.a.s.
Tel. 06.92937848