Maitrank: il vino di maggio

Le vie della conoscenza sono strane: a volte basta guardarsi attorno con curiosità e si imparano cose nuove. Così è stato per il Maitrank, un vino stagionale aromatizzato, specialità della zona di Arlon, nel Belgio sudorientale. La mia strada ha incrociato quella del vino di maggio e ora ve ne racconto la storia.

Nel dialetto che si parla in Lussemburgo e nella regione di Arlon, in Belgio, maitrank  significa letteralmente “bevanda di maggio”. Le sue origini sono incerte seppure antiche. I primi documenti scritti che ne parlano risalgono al IX secolo e provengono dall’Abbazia benedettina diPrüm in Germania.
Già a quei tempi gli abitanti delle regioni vinicole della Mosella usano aggiungere al vino di qualità più scadente, frutti e erbe di stagione, lasciandole macerare nella bevanda allo scopo di mitigarne l’acidità. I monaci conoscevano bene anche le virtù dell’Asperula odorata, nota anche come Regina dei boschi o falso mughetto, una pianta erbacea perenne che fiorisce da aprile a giugno: depurativa, diuretica, sedativa, tonica, antisettica e stimolante per la colecisti. La facevano macerare nel vino e ne bevevano piccole quantità in primavera per depurare il corpo dalle tossine accumulate durante l’inverno e ne offrivano anche agli abitanti della regione e ai viaggiatori di passaggio, che non tardarono ad imitarli.
Con il miglioramento della qualità della vinificazione, la tradizione del maitrank si era andata man mano perdendo, senza tuttavia cessare del tutto. Si deve però la sua rinascita a due amici , André AREND et Georges BESTGEN, medico il primo e mercante di vino il secondo, che negli anni ’50 hanno riportato la tradizione a nuovo splendore, rendendo il maitrank più piacevole zuccherandolo leggermente. La dolcezza fa sempre miracoli.

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 Non c’è una sola ricetta per il Maitrank, come è giusto che sia. Gli ingredienti imprescindibili però sono: vino della Mosella lussemburghese, il Riesling e l’Elbling di preferenza, anche se ad Arlon alcuni preferiscono usare un vino meno secco chiamato Rivaner (noto anche come Müller-Thurgau). , asperula, zucchero e arancia. L’asperula deve essere raccolta prima della fioritura, quando il suo profumo è più intenso. Curiosamente, la pianta fresca non è particolarmente profumata. Il suo potenziale aromatico si acuisce molto con l’essiccazione,  rilasciando sentori di vaniglia, fieno fresco e miele.
Per ogni litro di vino si usano  una decina di grammi di asperula essiccata, non meno di 8 zollette di zucchero e un’arancia affettata. La fermentazione dura di solito 48 ore in recipienti di ceramica. Poi si filtra e si imbottiglia nuovamente, pronta per essere servita fresca e con una fettina d’arancia.
Alcuni usano aggiungere cognac o altri liquori e anche cannella, ma sono licenze poetiche ed esercizi di creatività personale.
Chi avesse in programma una visita in Belgio, sappia che ogni anno ad Arlon, durante il terzo fine settimana di maggio si festeggia il Maitrank: quindi il 21 e 22. per l’anno in corso.
La produzione è molto limitata (meno di 1000 bottiglie l’anno) e a distribuzione soprattutto locale dunque se vi punge vaghezza di assaggiarlo correte in Belgio (oppure preparatelo in casa)!

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Daniela Acquadro

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