Forse il nome di Christophe Michalak non dirà granchè ai più che risiedono da questo lato delle Alpi.
Eppure l’ex enfant prodige della pasticceria francese vanta un curriculum da far strabuzzare gli occhi a chiunque, ha scalato le più alte vette dell’universo dolciario ed è un volto molto noto d’oltralpe.
Aveva poco più di vent’anni quando cominciò a lavorare da Fauchon a Parigi, qualche anno in più quando si avviò verso la sua esperienza newyorkese da Pierre Hermè, vanta al suo attivo 6 libri, di cui uno a 4 mani con Alain Ducasse, e nel 2013 è stato eletto pasticciere dell’anno. Da ben 15 anni è al Plaza Athenee dove all’interno de La Galèrie firma una sontuosa interpretazione dell’ora del tè. Le Goûter de Michalak è un vero e proprio rito che prevede un vassoio a tre piani con una selezione “des pâtisseries fines selon l’inspiration du chef” ed una bevanda calda, a 48 €.
Oggi poco più che quarantenne, aria da eterno Peter Pan, dotato di un physique du rôle che ci si aspetterebbe più da un attore che da un pasticciere, oltre ad avere creato la Michalak Masterclass, una scuola per pasticceri amatoriali, ed essere una una star televisiva di successo, è anche un imprenditore creativo.
Come ogni pasticciere francese che si rispetti anche Christophe Michalak riserva una grande attenzione alla presentazione delle sue creazioni e al packaging, ma rispetto ai suoi colleghi è andato oltre ed ha risolto un dei più annosi problemi delle pasticcerie-gioiellerie francesi: ovvero la consumazione dei prodotti.
Chi è stato almeno una volta a Parigi da Pierre Hermè o da un suo simile, sa bene che se si è mossi dall’impellente desiderio di assaggiare seduta stante il goloso bottino si è costretti ad accontentarsi di mezzi di fortuna per riuscire nell’intento, facendo scempio il più delle volte di tarte e millefoglie.
Nel suo punto vendita in Rue du Faubourg Poissonnière e ora anche nel nuovo locale al Marais, in Rue de la Verrerie, accanto ai classici dessert Michalak ha un’ampia selezione di dolci “take away”. Sono una sua idea i cosiddetti Kosmik, ovvero dei dessert prèt a portèr contenuti in barattoli trasparenti di plastica chiusi da un tappo a vite ed accompagnati da un cucchiaio, da consumare facilmente anche in piedi o passeggiando amenamente. La scelta dei dolci in barattolo, in vendita a € 7,50 cadauno, è molto ampia e cambia continuamente. Insomma, tiramisù, mont blanc, cheese cake, pavlove d’autore finalmente anche per chi ha fretta e non vuol fermarsi.
A riprova di quanto piaccia questa idea, basti sapere che anche in un periodo come questo in cui i parigini vanno poco in giro e i turisti latitano, sono in molti a mettersi in coda per un kosmik di Michalak.