Il Val di Noto (Val sta per Vallo e non Valle come si potrebbe pensare) è conosciuto ai più per essere la scenografia a cielo aperto della trasposizione televisiva dei racconti del Commissario Montalbano di Andrea Camilleri, senza dimenticarci che l’Unesco nel 2002 l’ha inserito nella lista del Patrimonio dell’Umanità per le sue otto cittadine ricostruite in stile tardo barocco dopo il terribile terremoto del 1693 (Late Baroque Towns of the Val di Noto). Leggi tutto
Per trattorie con Mario Soldati
“Una volta ricordo di aver risposto a un disperato ricercatore di cibi genuini, che la sua ricerca non era più così...
Leggi tuttoLa carne
Quando si è in coda dal macellaio capita spesso di sentire chi ci precede chiedere un pezzo di carne “per fare” qualche tipo...
Leggi tuttoIl gusto di Proust di Cristina Bowermann
Il gusto di Proust di Cristina Cristina Bowerman, pugliese di Cerignola, nonchè dottoressa in giurisprudenza con un...
Leggi tuttoLa noce moscata
La noce moscata, spezia forse un po' fuori moda, è stata per secoli oggetto di guerre tra inglesi e olandesi.
Leggi tuttoPer il settimo anno consecutivo, sarà “OperaWine, Finest Italian Wines: 100 Great Producers” a rappresentare l’apertura ufficiale della 52ª edizione di Vinitaly.
L’esclusivo evento, riservato agli operatori specializzati di tutto il mondo, è organizzato da “Wine Spectator”, la prestigiosa pubblicazione americana, oltre che la più influente nell’ambiente, in collaborazione con Veronafiere e Vinitaly.
Gateau è una panetteria pasticceria dove tutto quello che è in vendita è preparato sul posto. L’hanno aperta nel 2015 Baptiste, di Lione, che esprime la sua arte nel laboratorio, e Patrick, bretone, che si dedica ai clienti. Leggi tutto
La Valtellina non è solo montagna, bresaola e pizzoccheri. Grosio, un piccolo paese della provincia di Sondrio, ha dato i natali a un condimento profumato ed aromatico: la pesteda. Leggi tutto
È un prodotto affascinante il pistacchio, prezioso dono dell’Etna, fiore nel deserto, piccolo e potente, metafora della forza e della determinazione siciliana.
La seconda metà del Settecento ha visto l’apertura a Gorizia e a Trieste delle prime botteghe da caffè, esercizi gestiti generalmente da persone foreste, ungheresi, ceche o svizzere dei Grigioni, che assimilarono nel tempo l’inconfondibile impronta viennese sia negli arredi che nei servizi offerti. Questi luoghi di ritrovo si adeguavano al succedersi delle stagioni e, se d’inverno erano affollatissime le sale interne caratterizzate da un arredo ottocentesco prima e liberty poi, d’estate offrivano e servizio all’aperto su tavolini eleganti.
Ad Amsterdam si è conclusa ieri sera l’affollata terza edizione dell’expo dedicato alle eccellenze agroalimentari italiane Bellavita, che con le fiere di Londra, Chicago, Varsavia e Città del Messico testimoniano ancora una volta l’attenzione del mondo per il made in Italy.
Il profumo dolce del cardamomo verde evoca miele e fiori ed ha una distinta nota agrumata. Il suo sapore è caldo, leggermente piccante, resinoso. Ha tutto quello che si cerca in una spezia: rotondità, complessità, presenza ma in maniera delicata. Dopo lo zafferano e la vaniglia, il cardamomo è la spezia più costosa.
Paese che vai, tradizione che trovi per salutare l’anno che sta passando ed inaugurare quello nuovo. In Italia si mangia cotechino o zampone con le lenticchie, augurandosi un anno grasso come l’insaccato e tanti soldi quante sono le lenticchie nel piatto. Nei Paesi Bassi invece si preferiscono delle frittelle di pasta lievitata arricchita con uvetta e innevata da zucchero a velo chiamate oliebollen (letteralmente palle di olio, pronuncia òlibòllen).
“C’era una volta il prosecco…” è ciò che ispirano le colline di Conegliano Valdobbiadene, le vecchie e ripidissime vigne di Glera e le sue antiche varietà come Bianchetta, Perera e Verdiso. Una viticultura eroica, questa, che fa dell’artigianalità una questione di famiglia, come è Mongarda, una cantina situata a Col San Martino (TV). Leggi tutto
Quando, nel 1343, il re Filippo IV introdusse la tassa sul sale, la Bretagna, paese franco, ne fu esentata e continuò a produrre il burro salato, ancora oggi base di tutta la pasticceria bretone ed ingrediente fondamentale di una famosa versione di caramello. Leggi tutto