Si sa di cibo si parla tanto, troppo, spesso trascurandone il risvolto più rilevante: quello culturale.
Da questo parte “Regine e re di cuochi”, la mostra contenitore dedicata all’alta cucina che verrà inaugurata il 15 marzo nella Palazzina di caccia di Stupinigi e sarà aperta al pubblico a partire dal 16.
Gli intenti dichiarati del progetto sono interessanti e condivisibili: “promuovere la cultura della cucina italiana e del vino del nostro Paese attraverso l’attuale nutrito gruppo di grandi cuochi (…); sottolineare il valore e ruolo “sociale” del grande cuoco e delle sue responsabilità nel custodire la storia e la tradizione, valorizzare prodotti, filiere e territori, divulgare l’identità culturale e rappresentare l’avanguardia e l’innovazione del nostro Paese (…); aiutare la promozione delle filiere alimentari italiane e la lotta alla contraffazione e mistificazione; sensibilizzare il pubblico alla cultura del cibo e del vino, diretta alla scelta consapevole delle materie prime di eccellenza, ai valori nutrizionali e alla creatività.”
Abbiamo chiesto ad Elisia Menduni, giornalista, video maker, food writer, che fa parte del comitato scientifico presieduto da Marco Bolasco, di farci da cicerone in una breve visita ideale.
Intanto, ci racconta Elisia, forse per la prima volta l’approccio al cibo avviene attraverso una chiave artistica ed estetica: i curatori di “Regine e re di cuochi”, Roberto Casiraghi e Paola Rampini, infatti si sono sempre occupati di mostre d’arte.
La mostra intende raccontare al grande pubblico cos’è l’alta cucina e cosa la distingue da quella popolare e lo fa attraverso un percorso articolato in sette tappe che corrispondono alle 7 sale in cui si svolge:
– il cibo come cultura, analizzato nei suoi aspetti antropologici e simbolici;
– il prodotto, le materie prime e le varietà agroalimentari;
– la storia della cucina italiana dal 27 a.C. ai nostri giorni. Con un’attenzione particolare al passaggio che, nel ‘900, ha portato dalla cucina di corte ai ristoranti;
– l’affermarsi della cucina d’autore;
– il clou della mostra: 33 grandi protagonisti della cucina italiana ciascuno dei quali scelti per una sua peculiarità;
– l’organizzazione, le tecniche e le attrezzature della cucina di un ristorante d’autore e il processo che dalla materia prima conduce all’ideazione di una ricetta;
– il teatro del piatto: su un unico grande tavolo sono proiettati come opere d’arte i piatti d’autore fotografati da Bob Noto.
Le cucine reali della palazzina di caccia recentemente ristrutturate, ospiteranno una serie di eventi culturali ed artistici, degustazioni, incontri, laboratori, presentazioni.
Questi i 33 I cuochi selezionati dal Comitato Scientifico e Curatoriale: Massimiliano Alajmo, Guido e Lidia Alciati, Matteo Baronetto, Heinz Beck, Massimo Bottura, Antonino Cannavacciuolo, Giuseppe e Mirella Cantarelli, Moreno Cedroni, Enrico e Roberto Cerea, Antonello Colonna, Carlo Cracco, Enrico Crippa, Pino Cuttaia, Gennaro Esposito, Alfonso Iaccarino, Antonia Klugmann, Paolo Lopriore, Valentino Marcattilii, Gualtiero Marchesi, Aimo Moroni, Norbert Niederkofler, Davide Oldani, Angelo Paracucchi, Piergiorgio Parini, Fabio Picchi, Valeria Piccini, Fulvio Pierangelini, Niko Romito, Nadia Santini, Davide Scabin, Salvatore Tassa, Mauro Uliassi, Gianfranco Vissani.
Il Comitato Promotore è composto da Roberto Casiraghi, Cristiana Colli, Marina Covi Celli, Mario Cucinella, Paola Rampini, Fulvio Zendrini.
Il Comitato scientifico e curiatoriale è composto da Marco Bolasco – direttore editoriale Piattoforte, gruppo Giunti, Elisia Menduni, Bob Noto, Nicola Perullo, Fabio Rizzari e Massimiliano Tonelli.
Gli incontri già in calendario
– Massimo Bottura dialoga con Achille Bonito Oliva e Carlo Benvenuto: 22 marzo
– Niko Romito dialoga con Luca Guadagnino : 11 aprile
– Norbert Niederkofler dialoga con Giugiaro : 18 aprile
– Antonia Klugmann dialoga con Mario Cucinella : 2 maggio
– Mauro Uliassi dialoga con Roy Paci : 23 maggio
Regine e re di cuochi, 16 marzo-5 giugno 2016. Palazzina di caccia di Stupinigi, Nichelino (Torino).
http://www.regineredicuochi.