Shrimp & Grits

Se cerchiamo un piatto iconico della cucina del sud degli Stati Uniti, non possiamo non parlare di shrimp & grits.  Si tratta di una sorta di ricca polenta (grits) servita con un gustoso sugo di gamberi (shrimps).

Anticamente,  molte tribù indigene della costa meridionale atlantica degli Stati Uniti, tra cui i Muskogee, ottenevano uno sfarinato dalla macinatura dei chicchi di mais dopo averli trattati con acqua e sali alcalini (idrossido di calcio) in modo da conservarne i nutrienti. Successivamente cotto in acqua, questo sfarinato prendeva il nome di hominy, una polenta che era alla base dell’alimentazione dei nativi di quell’area.
I coloni europei che si stabilirono in queste zone inserirono presto la farina di mais nella propria alimentazione, sotto forma di polenta o adattando al concetto di pane questa insolita farina e creando vari tipi di cornbread. Successivamente, anche i discendenti degli schiavi dell’Africa occidentale che erano impiegati nelle vastissime piantagioni di cotone, basarono parte della propria dieta su polente più o meno condite.
Insomma, col tempo, il grits aveva raggiunto una connotazione così marcata che si è arrivati a parlare di Grits Belt, la fascia della polenta, per circoscrivere i territori in cui il grits era segno identificativo della cultura sudista.

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Durante questo percorso storico, il grits si è arricchito con ciò che la pesca offriva in notevole quantità lungo tutta la costa, tra giugno e ottobre: i gamberi di mare, che durante la stagione invernale erano sostituiti dai gamberi d’acqua dolce pescati nelle paludi del Lowcountry.
Tradizionalmente relegato alla colazione, era possibile trovare shrimp & grits in ogni tavola calda esistente tra Georgetown e Jacksonville, oltre che in tutte le cucine domestiche.
È rimasto tuttavia un piatto confinato lungo la fascia costiera del South Carolina e Georgia fino a circa il 1980, quando Craig Claiborne, giornalista del New York Times ed esperto di cucina, lo assaggiò in un ristorante di Chapel Hill, dove lo chef Bill Neal aveva cominciato a servire anche a pranzo una versione cremosa di shrimp & grits con formaggio.
Claiborne ne restò talmente colpito da scriverne sul Times e successivamente in un libro sulla cucina del sud. In questo modo il piatto divenne noto anche nel resto degli USA, diventanto, per molti, l’archetipo del piatto della cucina del sud est statunitense.

Nonostante risulti difficile da codificare attraverso dosi e ricetta precisa, in quanto radicato nella cucina tradizionale di ciascuna famiglia, shrimp & grits, più o meno, si fa rosolando del bacon nel burro e aggiungendo gamberi puliti da testa e carapace, aglio, cipolle e peperoncino (verde e rosso).
A parte si cuoce la farina di mais con acqua e si serve la polenta col suo sugo di gamberi e un pezzo di cornbread.
Esistono varianti che prevedono formaggio (il cheddar), crema di latte, brodo di pollo, salse piccanti varie e pomodoro, nate dalla fantasia di molti chef che ne hanno interpretato l’anima.
Questo piatto è così importante per la fascia costiera degli Stati del sud da meritare lo Shimp & Grits Festival, una fiera che ogni anno alla fine dell’estate, attira sul Jekyll Island in Georgia migliaia di persone da tutte le parti degli Stati Uniti.
L’isola si trasforma, da sonnacchiosa località costiera a colorata e festosa location dove musica, artisti, cuochi e soprattutto mangiatori, si radunano per celebrare il piatto simbolo di una cultura, il tutto condito dalla calda atmosfera famigliare tipica del vecchio sud. All’interno della manifestazione non manca ovviamente una gara di cucina in cui i più grandi chef dello stato si sfidano per ottenere il riconoscimento di miglior Shrimp & Grits dell’anno.

Foto apertura: Jekyll Island

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Federica Ghelarducci

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