Gli spagnoli, in ogni angolo della penisola, hanno affinato la nobile arte di tapeàr, del cibo da spilluzzicare con le mani, rigorosamente tra amici, rigorosamente assieme ad una fresca birra o un buon bicchiere di vino. Vediamo come usare al meglio le nostre dita a Barcellona, assieme a qualche indirizzo dove nutrire anche la mente.
“Tapear es compartir” è più o meno questo il mantra che vi sentirete ripetere un po’ ovunque nel capoluogo catalano; non affrettatevi ad ordinare tutto il menù – ammetto che la tentazione è molto forte – ma iniziate con qualche piattino da condividere nel mezzo del tavolo.
EL XAMPANYET
Uno dei “gioielli” di Barcellona; situato in uno dei vicoli della città vecchia che conducono alla cattedrale, prende il nome dal vino spumante fatto in casa. Questo piccolo e spudoratamente vecchio piccolo spazio è specializzato in tapas di qualità servite in un ambiente senza pretese, con qualche sedia. Pareti con piastrelle blu, bancone in zinco e tavoli in marmo, potrebbe essere l’antitesi di un posto alla moda, se non fosse per il fatto che è molto alla moda. O, quantomeno, molto affollato: impossibile prenotare, munirsi di pazienza oppure muoversi con un po’ di anticipo rispetto alle ore di punta.
Carrer de Montcada 22 – Tel.:+34 933 19 70 03
Nella stessa via si torva il Museo Picasso di Barcellona, che raccoglie una delle più vaste collezioni di opere dell’artista spagnolo Pablo Picasso, per lo più risalenti alla gioventù dell’artista, realizzate durante il suo soggiorno a Barcellona. Il museo è ospitato in cinque palazzi di epoca medievale contigui tra loro, nel quartiere del Barri Gòtic, e la collezione permanente del museo è costituita da oltre 4.000 opere.
CAÑETE – BARRA Y MANTEL
Cañete Barra y Mantel incarna a pieno la voglia di buona cucina e di convivialità degli spagnoli. Un nome, due luoghi diversi: il ristorante e il tapas bar. Quest’ultimo è un locale stretto con un lungo bancone e un paio di grossi tavoli sul fondo, dove sedersi in compagnia di altri avventori. Si viene qui semplicemente per un fresco cañete (mix di birra chiara e limonata) oppure (io direi, soprattutto) per degustare tapas di ottima fattura, servite al banco direttamente dalla cucina a vista; da non perdere il piatto della casa, le sfoglie di melanzane fritte glassate al miele e i piattini a base di pesce; il carpaccio di baccalà è strepitoso. L’allegria del personale è contagiosa, nei minuti che intercorrono tra un piattino e l’altro.
Carrer de la Unió 17 – Tel.: +34 932 70 34 58 – www
A pochi passi dal Cañete, las Ramblas, icona di Barcellona. Con la parola rambla si indica una strada costruita sul letto di un fiume prosciugato. La rambla più famosa cambia nome, spostandosi da Plaza Catalunya giù fino al mare, alla statua di Colòn e al suo nuovissimo prolungamento nel mare con la Rambla del Mar. Ma non è l’unica a Barcellona: se volete scappare via da un’eccesiva presenza di turisti, la Rambla de Raval, poco più ad ovest, verso il Poble Sec, assicura tranquillità e tavolini all’ombra delle palme.
QUIMET y QUIMET
Quarta generazione della famiglia Quim dietro il bancone di questo tapas bar davvero piccolo nel quartiere di Poble Sec. Le pareti sono tappezzate di bottiglie di vino e distillati; il bancone d’acciaio letteralmente trabocca di conserve di pesce di altissima qualità che solo la Spagna sa produrre. Rigorosamente in piedi, con un angolo di tavolino su cui appoggiare i piatti, ci si può perdere in un menù molto ampio che prevede crostini con funghi, burro e tonno, manzo con marmellata di pomodori e tapenade di olive, gamberoni con pomodori secchi e caviale. Quasi impossibile da approcciare la sera, quando la fila è lunghissima, meglio provarci ad ora di pranzo.
Carrer del Poeta Cabanyes 25 – Tel.: +34 934 42 31 42 – fb
A ridosso del quartiere di Poble Sec, sulla cima della collina di Montjuic – raggiungibile comodamente col teleferico – che domina il porto a sud, il Museu Nacional Art de Catalunya merita una visita, per ammirare i capolavori dell’arte Catalana, per rilassarsi nei giardini attorno al museo o per godersi il tramonto con vista sui giochi d’acqua e luci nella sottostante Placa Josep Puig (consultate date e orari).
TEN’S
Per chi scappa via dalla pazza folla (dei tapas bar) e desidera un ambiente tranquillo e raffinato ma per nulla pretenzioso, Ten’s rappresenta la destinazione perfetta. Ai fornelli di questo elegante tapas bar all’interno del Park Hotel, nel cuore dl Born, troverete Jordi cruz, stella Michelin a soli 24 anni. Il menu, oltre ai classici, come le Papas bravas e i Calamares e il Pulpo a la Gallega, ha una serie di tapas contemporanee, come le Ostriche al gelato di cetriolo o la Coda e le costine di maiale iberico al bbq glassate al miele.
Carrer del Rec 79 – Tel.: +34 933 19 22 22 – www
Equidistanti dal ristorante, entrambe ottime destinazioni per una passeggiata che aiuti la digestione, la Cattedrale di Santa Maria del Mar e il Mercat del Born sono due luoghi intimamente legati alla storia della città. La prima fu costruita attraverso le donazioni del popolo nella prima metà del 1300 ed era luogo di pellegrinaggio per tutti i marinai, prima di salpare. Il mercato coperto del born ha riportato alla luce, durante gli scavi di riqualificazione, parte del quartiere della Ribeira, distrutto dai Borboni dopo la vittoria di Filippo V nel 1714, evento luttuoso per i Catalani che persero così la propria autonomia.