Occhieggiano sugli scaffali dei supermercati, accanto alla farina ma un po’ più in là, nella stessa zona del lievito per dolci, ma in un posto a sé, come per dire “non abbiate paura, noi siamo diversi, siamo buoni e facili facili da usare, mica come quelle strani polvere bianche che bisogna scegliere, comprare, dosare e miscelare, no no!”. Hanno impresse sulle scatole foto accattivanti di torte meravigliosamente lievitate, di cheesecakes perfette, di muffin più americani di Obama.
Hanno un prezzo che va dai 4 €/kg ai 10 €/kg, a seconda che contengano solo una miscela di farine, zucchero e lievito, o che contengano altri ingredienti, come latte in polvere, cioccolato e così via. I preparati in polvere per fare in casa torte e dolcetti hanno evidentemente un mercato in crescita, perché la gamma offerta diventa sempre più ampia e le aziende che li propongono pù numerose.
A casa mia, quando ero ragazzina, compravamo spesso il preparato per crème caramel: si mescolava la polverina con il latte, si faceva bollire et voilà, negli stampini. Credo di aver fatto saltuariamente merenda con questa cosa immonda per buona parte della mia adolescenza, e credo di aver scoperto che la crème caramel era altro solo parecchio più avanti. L’orribile preparato per budino però aveva almeno il “pregio”, se così vogliamo chiamarlo, di richiedere solo l’aggiunta di latte fresco, cosicché il consumatore mediamente pigro/inesperto doveva solo fare lo sforzo di tenere del latte in frigorifero e mescolarlo alla polvere gialla.
Nella stragrande maggioranza di questi prodotti, invece, è richiesta l’aggiunta di ingredienti freschi come uova, latte e burro, bisogna che l’impasto venga lavorato e poi versato in una teglia, dopodiché, niente meno, che venga infornato fino a cottura.
Anche a voi sembra che quest’ultima fase sia molto molto somigliante a ciò che si fa normalmente per preparare un dolce casalingo con la comune “difficilissima” farina, magari miscelata con amido o fecola?
A me sì.
E ho la fastidiosa impressione che tali preparati siano il più delle volte delle false scorciatoie che, più che andare incontro alla mancanza di tempo cronica “della vita moderna” o rendere accessibile la preparazione di un dolce anche ai più inesperti, vadano incontro alla paura o alla convinzione – che hanno in tanti – di non essere capaci di preparare un dolce da zero. O magari di non essere capaci di trovare la ricetta giusta, quella che consente di avere un risultato bello come quello delle suddette, occhieggianti fotografie.
Una sorta di supporto psicologico, di coaching pre-dosato di cui secondo me, con pochissimo sforzo, tutti possono provare fare a meno, anche chi è proprio alle prime armi. Per questo ho provato qualcuno di questi preparati e, basandomi sul risultato ottenuto e sulla lista degli ingredienti, ho riprodotto la miscela, in modo da poter realizzare ciascun dolce esattamente come indicato nelle istruzioni sulla scatola, motivo per cui ad esempio la torta Margherita contiene meno uova delle ricette classiche in circolazione e non viene montata con le fruste e tanto meno a bagnomaria.
Ho fatto questa scelta per rendere omogenei gli esperimenti: nulla ovviamente vi vieta – sempre prendendo come esempio la torta Margherita – di montare prima lo zucchero con le uova e poi aggiungere gli altri ingredienti, come si fa comunemente per gli impasti montati.
Quindi, senza voler fare noiose prediche sui vantaggi di usare materie prime a noi note (evito l’abusata parola “genuine”, anche perché ci sarebbe da discutere su questo) anziché prodotti conservati, ora le dosi e le ricette ve le do io: volete scommettere che sarà anche più divertente creare il vostro preparato e magari metterlo in un vasetto di vetro o in un sacchetto con tanto di etichetta con le istruzioni per regalarlo all’amico o alla sorella che si vuole cimentare per la prima volta con una torta? E soprattutto scommettiamo che sarà buonissimo?
In questo post ho rifatto la torta Margherita e una torta al cioccolato: stay in tune, perché nella prossima puntata si va negli USA!!
TORTA MARGHERITA
Per il preparato:
150 g di zucchero
140 g di farina
80 g amido di mais
60 g fecola di patate
una bustina di lievito chimico
Ingredienti da aggiungere:
3 uova
125 g burro a temperatura ambiente
80 ml latte
Preriscaldate il forno a 175°.
Pesate in una ciotola gli ingredienti necessari per il preparato. Aggiungete le uova, il burro morbido e il latte e sbattete l’impasto con le fruste fino ad avere un composto omogeneo e spumoso. Versatelo in una teglia imburrata e infarinata di 24 cm di diametro e cuocete a 160° per 40-50 minuti (fate la prova stecchino).
Sformate la torta una volta intiepidita e spolverizzate a piacere con zucchero a velo.
TORTA AL CIOCCOLATO
Per il preparato:
120 g farina
50 g fecola
30 g di amido di frumento (se avete solo uno dei due tra fecola e amido usatelo per una quantità totale di 80 g)
150 g di zucchero a velo
60 g di cacao amaro
una bustina di lievito chimico
Da aggiungere:
3 uova medie
240 ml di panna
un bel cucchiaino di miele di acacia (facoltativ0)
In una ciotola riunite tutti gli ingredienti del “preparato” e mescolate bene. Aggiungete poi le uova e la panna e frullate fino ad avere un composto spumoso. Versatelo in una teglia imburrata e infarinata di 24 cm di diametro e cuocete a 160° per 40 minuti (fate la prova stecchino).
Sformate la torta una volta intiepidita e spolverizzate a piacere con zucchero a velo.
PS: la torta è venuta un po’ meno dolce del preparato che avevo acquistato, e a parer mio è molto meglio così.